L’Italia leader nel recupero degli scarti con il 79%

Lo affermano tre associazioni , Unirima, Assorimap e Assofermet. Dietro l’Italia ma ben distanziati Francia (56%), Regno Unito (50%) e Germania (43%)”.

Settantanove per cento di scardi recuperati: è il tetto che ci pone in cima alla casa della riciclo mondiale, la percentuale che, secondo dati Eurostat, decreta l’Italia in testa a questa particolare classifica dove ci seguono ma ben distanzianti, Francia (56%), Regno Unito (50%) e Germania (43%)”. E’ quanto scrivono in un comunicato congiunto, in occasione della Giornata mondiale del riciclo, Unirima, Assorimap e Assofermet, associazioni di categoria delle imprese del settore. “Una nuova stagione di sviluppo dell’Italia non può prescindere da un programma di investimenti corposi e strutturali per l’economia circolare” dichiara Giuliano Tarallo, Presidente dell’Unione Nazionale Imprese Recupero e Riciclo Maceri (Unirima). Le nostre imprese sono pronte a raccogliere la sfida sui nuovi obiettivi europei previsti per il 2025 ed il 2030, rispettivamente il 50% e al 55% del riciclo effettivo degli imballaggi in plastica immessi sul mercato – sottolinea Walter Regis, Presidente dell’Associazione nazionale riciclatori e rigeneratori di materie plastiche (Assorimap). Osserva infine Cinzia Vezzosi, dell’Associazione nazionale delle imprese del commercio, della distribuzione e della prelavorazione di prodotti siderurgici (Assofermet): “Siamo certi che il governo Draghi, di cui condividiamo la centralità data alla Transizione Verde, saprà utilizzare le risorse al meglio affiancando questa rete di imprese già consolidata”.

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