Anche sull’economia di isole e arcipelaghi europei e non solo sull’ambiente graveranno gli effetti dei cambiamenti climatici: secondo uno studio europeo sul clima viene evidenziato, ad esempio che nel 2100 la Sardegna potrebbe arrivare a pagare gli effetti dei cambiamenti climatici tra il 4% e l’8% del Pil, e la Sicilia tra il 2% e il 4%. Non lontano dai numeri visti nel 2008 o l’anno scorso. Il quadro a tinte fosche non riguarda solamente le due isole italiane ma si estende ad Antille Francesi, Azzorre, Baleari, Canarie, Corsica, Creta, Cipro, Fehmarn, Madeira, Malta. Tra i singoli fattori, emerge come il rischio incendi sia moderato ma porti “a una diminuzione della spesa turistica nel caso della Sardegna attorno al 20% e nel caso della Sicilia attorno al 13%”. La perdita della biodiversità marina (sempre secondo lo scenario peggiore) potrebbe arrivare al 14% in Sardegna e al 28% in Sicilia. Innalzamento del livello del mare e aumento degli eventi estremi potrebbero portare a un calo del 58% della superficie attuale per le spiagge sarde e del 61% per quelle siciliane: solo per questo fattore, i costi sulla spesa turistica sarebbero del 26% in Sardegna e ‘solo’ del 17% in Sicilia, che può contare anche sul turismo culturale. L’allungamento della stagione estiva per l’innalzamento delle temperature, invece, avrebbe un effetto positivo sul turismo, più marcato per la Sardegna (+16%) che per la Sicilia (+2%).

Cambiamenti climatici rovinosi anche per le economie insulari
Second uno studio europeo che pende in considerazione isole ed arcipelaghi nel 2100 la Sardegna potrebbe arrivare a pagare gli effetti dei cambiamenti climatici tra il 4% e l’8% del Pil, e la Sicilia tra il 2% e il 4%.