Più risorse per il superbonus e meno per le rinnovabili. Nel nuovo Pnrr cambiamo i numeri e gli orientamenti, rispetto all’ultima bozza preparata. Nel testo definitivo infatti Il Piano prevede 1,83 miliardi in più per la transizione ecologica rispetto alla bozza di venerdì: 59,33 miliardi contro 57,50. Ed è infatti aumentata la voce dell’efficientamento energetico degli edifici attraverso il superbonus al 110%: 3,73 miliardi in più (da 11,49 a 15,22). Aumentati di 910 milioni gli stanziamenti per il territorio e la risorsa idrica (da 14,15 a 15,06). Calano di 2,78 miliardi i fondi per rinnovabili, idrogeno e mobilità sostenibile (da 26,56 a 23,78), rimangono quasi invariati quelli per economia circolare e agricoltura sostenibile (da 5,30 miliardi a 5,27, un taglio di 30 milioni). Viene limata di poco la previsione per “efficientamento energetico edifici pubblici” (20 milioni in meno, da 1,23 miliardi a 1,21). Nel testo definitivo appare poi una nuova voce di spesa, non presente nell’ultima bozza: “sistemi di teleriscaldamento”, per 200 milioni.
Per quanto riguarda le previsioni per energia rinnovabile, idrogeno, reti e mobilità sostenibile, vengono tagliate le voci per rendere più green il trasporto locale (da 10,18 miliardi a 8,58, 1,6 miliardi in meno), per l’aumento della quota di energia prodotta da fonti rinnovabili (da 6,74 miliardi a 5,90, 840 milioni in meno) e per potenziare e digitalizzare le infrastrutture di rete (da 5 miliardi a 4,11, un taglio di 890 milioni). Aumentano i fondi per l’idrogeno (200 milioni in più, da 2,99 miliardi a 3,19) e per la ricerca (350 milioni in più, da 1,65 miliardi a 2). Alla voce tutela del territorio e risorsa idrica, l’aumento di 910 milioni riguarda soltanto la tutela delle aree verdi, del suolo e delle aree marine, mentre le altre poste rimangono invariate.

Pnrr più risorse per il superbonus
Rispetto all’ultima bozza cresce la cifra a disposizione dei bonus per energia e sisma mentre cala quella per mobilità sostenibile e rinnovabili