Sono cinque volte più frequenti che negli anni cinquanta e sono sempre più temute dalle popolazioni che le subiscono. Le inondazioni costiere stanno diventando infatti sempre più comuni specialmente nelle città lungo l’Atlantico e il Golfo del Messico. I ghiacciai marini artici si stanno assottigliano ogni estate di più e lo scorso settembre hanno raggiunto il secondo record negativo di sempre, con una riduzione media di circa 900.000 miglia quadrate, pari a “tre volte e mezzo la superficie del Texas”. Lo rivela il nuovo rapporto dell’Agenzia per la protezione dell’ambiente (Epa) americana. Un rapporto dove per la prima volta si riconosce formalmente che il climate change e’ causato in parte dall’uomo. Secondo lo studio, le temperature degli oceani hanno raggiunto il loro record nel 2020 e l’acqua è diventata più acida nell’ultimo decennio. Le stagioni degli incendi e dei pollini invece iniziano prima e durano più a lungo. Le ondate di caldo estive inoltre sono quasi raddoppiate dal 1973, facendo salire l’uso dell’aria condizionata, che nel 2015 (ultimi dati disponibili) rappresentava il 17% dei consumi medi energetici degli americani.

Usa, inondazioni sempre più frequenti
Nelle città lungo l’Atlantico e il Golfo del Messico sono cinque volte più frequenti che negli anni cinquanta