Importanti novità nel campo della cattura e del riciclo degli scarti di produzione della corrente elettrica: un team di ricercatori americani ha infatti scoperto come convertire la Co2 prodotta dalle centrali termoelettriche in metano. Ma – soprattutto – ha scoperto come farlo con costi bassi ed in modo pratico e veloce. La chiave? Un solvente chiamato EEMPA che riduce drasticamente l’energia necessaria ad attivare il processo di conversione rispetto agli altri solventi sino ad ora in uso. Non solo: i ricercatori del Pacific Northwest National Laboratory hanno anche trovato il modo di rendere efficiente il processo dal punto di vista idrico, riducendo il quantitativo d’acqua necessario e permettendo alle aziende di completare la trasformazione in loco, senza bisogno di spostare i gas in altri impianti. Il risultato: -19% nei costi di cattura della Co2, calo del 32% dei costi iniziali e del 35% nei costi di manutenzione rispetto alle tecnologie precedentemente in uso. Vantaggi anche per gli utenti finali: il prezzo del gas potrebbe calare anche del 12% se venisse prodotto in questo modo. E siamo solo all’inizio: i ricercatori del PNNL vogliono arrivare infatti a produrre plastica a partire dalla Co2 catturata.

Metano, costi più bassi per estrarlo dalla Co2 delle centrali termoelettriche
Il risultato è stato ottenuto da ricercatori americani. Vantaggi anche per gli utilizzatori finali del gas