360 miliardi di euro all’anno, tanti ne serviranno per compiere gli investimenti energetici giusti e raggiungere gli obiettivi sulle emissioni che l’Ue ha fissato per il 2030. A dirlo il commissario Paolo Gentiloni, sottolineando che questa cifra rappresenta un surplus a quanto già – normalmente – viene investito. Il fabbisogno totale, infatti, sfiora quota mille miliardi ogni 12 mesi. Tanti soldi, è vero, ma cruciali per la riuscita di un progetto di interesse per tutti. Fallire significherebbe infatti perdere tutto: la politica è avvisata.
Sono 570 miliardi, invece, gli euro che servirebbero al nostro Paese che diventare sostenibile dal punto di vista energetico. A dirlo il professor Jacobson dell’Università di Stanford, intervenuto alla conferenza annuale della Società Italiana per le Scienza e per il Clima. Sempre secondo il docente, oltre al danaro sarebbero necessari anche ampi spazi (circa il 2% del suolo nazionale) per installare pannelli fotovoltaici e impianti eolici in-shore.
Il problema, però, non sembra essere quello economico o territoriale. Come ha sottolineato il senatore Paolo Arrigoni, responsabile del Dipartimento Energia della Lega, le ultime aste per la concessione di incentivi destinati a chi intende investire in rinnovabili è andato deserto. Meno del 25% i fondi assegnati e prezzi più alti per le singole realizzazioni a causa di una concorrenza praticamente assente: questo il resoconto del sesto bando, flop proprio come lo era stato il precedente.