Era nell’aria da tempo ma alla fine è arrivata l’ufficialità: l’Unione Europea inserirà nella lista degli investimenti sostenibili la produzione di energia mediante gas naturale e fissione nucleare.
Ad annunciarlo è stato il vicepresidente della Commissione Europea Dombrovskis: “Per il mix energetico del futuro abbiamo bisogno di più rinnovabili ma anche di fonti stabili e la Commissione adotterà una tassonomia che copre anche il nucleare e il gas” ha detto.
Una decisione nell’aria ma non certo unanime. I 27 si sono infatti spaccati sull’inserimento del nucleare nella lista degli investimenti green: da una parte il gruppo capitanato dalla Francia che riteneva l’atomo indispensabile per la transizione ecologica, dall’altro i Paesi (tra cui l’Italia) che ritengono necessario investire nelle rinnovabili ed utilizzare il gas naturale come “veicolo di transizione”.
Resta da sciogliere però il nodo sulla sicurezza: quali centrali elettronucleari utilizzare? Potranno essere utilizzate quelle già in funzione o sarà necessario attendere la costruzione di impianti di nuova generazione?
Sul fronte del gas, invece, ci si aspetta che vengano concesse autorizzazioni ad impianti a basse emissioni di Co2 (meno di 270 grammi per kWh) e costruite in sostituzione di centrali più vecchie ed inquinanti.