Sostenibilità, il Covid rallenta la corsa dell’Europa

L’Ue indietreggia nel cammino verso gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu. La colpa è del Covid.

Non solo l’economia: la pandemia da Covid19 ha rallentato anche il cammino dell’Unione Europea verso il raggiungimento degli obiettivi fissati dall’Agenda 2030 dell’Onu.

Obiettivi di sostenibilità – ambientale ma non solo – che l’Organizzazione delle Nazioni Unite si è data nel 2015 e che gli Stati membri dovrebbero raggiungere già nel 2030. Dovrebbero, perché proprio a causa della pandemia l’Europa – per la prima volta – non solo non ha fatto passi in avanti verso quei traguardi fissati dall’Onu ma è addirittura arretrata rispetto alle posizioni guadagnate negli anni passati.

Hanno resistito soltanto Finlandia, Svezia e Danimarca mentre i Paesi “candidati” all’ingresso nel circolo dei 27 – Albania, Repubblica della Macedonia del Nord, Montenegro, Serbia e Turchia, più la Bosnia-Erzegovina – sono andati ben al di sotto della media europea, bruciando anni di progressi.

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