Tra i maggiori problemi relativi a questa sostanza c’è sicuramente l’attività di smaltimento tanto che la Società Italiana di Medicina Ambientale ricorda con propri dati che in Italia esistono ancora 96.000 siti contaminati e più di 370.000 strutture contenenti amianto censite dalle Regioni, tra cui oltre 2.400 scuole a rischio.
Questo contesto è stato l’oggetto del webinar organizzato dall’Anmil (Associazione fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro), con il patrocinio dell’Ilo (Organizzazione internazionale del lavoro), durante il quale sono state discusse diverse proposte contenute in una lettera aperta indirizzata a governo e Parlamento, tra cui estensione del Superbonus 110% direttamente alla bonifica dell’amianto negli immobili privati; pieno utilizzo delle risorse Inail per la bonifica dell’amianto nei processi produttivi e negli impianti industriali, commerciali e agricoli, alzando la copertura del contributo al 100%; finanziamento della ricerca per la cura dei tumori asbesto correlati, a partire dal mesotelioma; rendere più dignitose le attuali prestazioni del Fondo per le vittime dell’amianto; riconsiderare i tempi di accesso alle prestazioni previdenziali per i malati e gli esposti all’amianto

Di amianto si continua a morire
Ogni anno si stimano per difetto oltre tremila vittime ed è una certezza come nel 2020, ad aggravare il bilancio, sia subentrato il Covid-19, che ha inciso su questi soggetti fragili, portando l’Ona (Osservatorio nazionale amianto) a stimare in 7mila il numero complessivo di decessi nell’anno.