Un impegno da prendere per quando l’Italia sarà fuori dalla pandemia: 4 persone su 10 vorrebbero evitare di gettare e sprecare cibo; Il 34% risponde di volersi spostare in modalità più sostenibile in futuro, “a piedi oppure in bicicletta”. Un italiano su 3 acquisterà “solo ciò di cui c’è realmente bisogno”, il 31% lavorerà da casa, il 26% andrà in vacanza nei luoghi che non richiedono aereo e 1 italiano su 4, il 25%, dichiara che “acquisterà le cose usate”. Si compone di questi numerio il quadro do nu ‘Italiaosstenibile perlomeno adintenzioni. A rivelarlo una indagine Ipsos in collaborazione con Waste Watcher International Observatory che in occasione della Giornata della Terra, ha messo a confronto le risposte dei cittadini di ben 30 Paesi del mondo intorno ai comportamenti sullo spreco alimentare del post-pandemia. In Messico (63%), Sud Africa (59%), Turchia (52%), India (49%), Brasile e Arabia Saudita (45%), Cina (40%), l’attenzione allo spreco alimentare svetta in vista dei comportamenti virtuosi post-pandemia. Meno sensibili alla questione sembrano essere i cittadini russi (25%), australiani e canadesi (30%), statunitensi (33%). In Perù (61%) e Colombia (60%) l’impegno sarà soprattutto per la mobilità sostenibile, mentre in Europa è la Spagna che si aggiudica questo primato (37%).

L’impegno sostenibile degli italiani post pandemia
Una indagine Ipsos rivela che 4 persone su 10 vorrebbero evitare di gettare e sprecare cibo; Il 34% risponde di volersi spostare in modalità più sostenibile in futuro, “a piedi oppure in bicicletta”