Il 16% delle imprese che ha effettuato investimenti per la sostenibilità è riuscito ad aumentare il proprio fatturato, una percentuale che nel caso delle imprese non green si è fermata al 9%.E’ solo una delle tante fotografiche scattate all’andamento del mercato dove le imprese sostenibiit hanno saputo resistere meglio agli effetti della crisi pandmdieca rispetto a chi ha investito poco e oniente in sostenibilità. A rivelarlo una ricerca di Green Factor per il progetto ECCO di Legambiente, che ha analizzato i dati Symbola-Unioncamere relativi a mille imprese manifatturiere. Il 16% delle imprese che ha effettuato investimenti per la sostenibilità è riuscito ad aumentare il proprio fatturato, una percentuale che nel caso delle imprese non green si è fermata al 9%. La quota di imprese manifatturiere il cui fatturato nel 2020 è sceso di oltre il 15% è imputabile per l’8,2% a imprese che hanno investito in sostenibilità green, mentre quasi il doppio (14,5%) si rileva tra le imprese che non hanno portato avanti eco-investimenti. Le imprese eco-investitrici assumono un po’ di più (nel 9% dei casi) delle altre (7%) e hanno risultati migliori in fatto di export (+16% contro il 12% delle altre). Secondo le stime di GreenFactor su dati Unioncamere, anche se nel 2020 la domanda di lavoro è diminuita di 1,4 milioni di posti lavoro, l’ecosostenibilità, insieme alla digitalizzazione, sono tra i principali fattori di cambiamento che stanno trasformando il mercato del lavoro: le competenze green sfiorano una domanda di lavoro dell’82%, le competenze digitali del 93%.

Crisi economica, le imprese green meglio delle altre
A rilevarlo una ricerca di Green Factor per il progetto ECCO di Legambiente, che ha analizzato i dati Symbola-Unioncamere: il 16% delle imprese che ha effettuato investimenti per la sostenibilità è riuscito ad aumentare il proprio fatturato