G20, gli accordi presi dai Governi nel vertice di Napoli

Pur se con qualche difficoltà, il cammino verso la carbon neutrality procede rapidamente e lo fa col consenso di tutti.

Anche di quegli Stati fino ad ora maggiormente restii a sacrificare punti percentuali di Pil in nome dell’ambiente. Ne è la dimostrazione lampante il documento controfirmato dai partecipanti al G20 di Napoli, che il 22 e 23 luglio scorsi ha riunito nella capitale partenopea i leader delle 20 nazioni più industrializzate del Mondo per parlare di ambiente, clima ed energia. Tra gli obiettivi più ambiziosi, il potenziamento della attività di riciclo dei rifiuti ed il recupero – entro il 2030 – di almeno il 50% delle aree degradate. Forte pure la presa di posizione per ciò che concerne la sicurezza e la tutela degli ecosistemi, in particolare di quello marino. Gli Stati si sono infatti impegnati non solo a lavorare per salvaguardare habitat ed ospiti ma anche ad attivarsi per ridurre l’impatto della plastica sul mare. Fondamentali, come per qualsiasi progetto, i finanziamenti. Ed anche di quelli si è trovato lo spazio per discutere, arrivando a condividere la necessità di aumentare gli sforzi economici necessaria alla tutela dell’ambiente. Oltre ai 100 miliardi già stanziati a Parigi, nel 2015, altri denari arriveranno grazie ai fondi straordinari post-Covid per finanziare infrastrutture e progetti legati alla svolta green. Fondi che dovranno essere utilizzati per favorire una rivoluzione che non sia solo ecologica ma anche inclusiva, permettendo a tutti di adottare stili di vita più sani e sostenibili.

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