Niente guerre nucleari o impatti di asteroidi: ad oggi la più grande minaccia alla sopravvivenza umana è il cambiamento climatico. Qualora la temperatura media globale aumentasse di 4 o 5 gradi rispetto al periodo pre-industriale, infatti, già nel 2090 l’umanità potrebbe essere chiamata a fare i conti con delle estinzioni di massa. A dirlo il ministro per la Transizione Ecologica Roberto Cingolani, aggiungendo poi come anche un solo aumento superiore ai 2 gradi centigradi potrebbe portare a disastri naturali su vasta scala. Mitigabili, certo, ma dal costo umano ed economico inimmaginabile. E poi commenta: «O facciamo questo sforzo enorme per prendere i goal di Parigi o la CO2 sale e allora usciamo dall’accordo di Parigi». Intanto uno studio promosso dall’Unione Europea lancia un monito al Bel Paese: il Sud Italia, così come la Spagna, il Portogallo, la Bulgaria, la Romania e la Polonia sono tra i territori più a rischio di patire gli effetti peggiori del cambiamento climatico.

La razza umana potrebbe estinguersi se non venisse mitigato il cambiamento climatico
A dirlo il ministro Cingolani. E intanto l’Europa avverte: il Sud Italia rischia di patire gli effetti peggiori del cambiamento climatico